A distanza di due mesi dalla nostra missione in Sierra Leone, vogliamo condividere con voi un aggiornamento sullo stato delle attività del progetto Community WELLnesS, realizzato con il contributo della Fondazione Prosolidar. Il progetto prosegue con risultati sempre più concreti: acqua pulita, educazione sanitaria e formazione nelle comunità rurali della regione di Kabala.
Una missione sul campo che ci ha cambiate
Partite con un piano ben definito, abbiamo presto compreso che i tempi e le distanze in Sierra Leone hanno una logica diversa. Viaggiare per ore su strade sterrate, attraversare ponti improvvisati e raggiungere i villaggi più remoti ha richiesto grande adattabilità. Abbiamo impiegato oltre 3 ore per percorrere appena 50 km, e durante la stagione delle piogge i tempi raddoppiano. Abbiamo però anche capito che è proprio in questi luoghi così difficili da raggiungere che il nostro impegno è più necessario che mai.
Ismaia: la forza di un villaggio in collina
A Ismaia, villaggio arroccato tra le colline, l’accoglienza è stata calorosa e partecipata: il rito dei semi di cola, offerte dalle autorità locali, ha rappresentato un segno profondo di rispetto e gratitudine. Qui abbiamo riabilitato l’unico pozzo attualmente funzionante: nella comunità esiste infatti un secondo pozzo, ma è ormai inutilizzabile da tempo. Oggi, grazie al nostro intervento, l’unico punto di accesso all’acqua potabile per tutta la popolazione è tornato attivo. Accompagnate da donne e bambini, abbiamo raggiunto anche il fiumiciattolo sporco da cui, fino a poco tempo fa, si attingeva per bere, cucinare, lavarsi. Un contrasto che ci ha mostrato con chiarezza quanto un pozzo possa davvero cambiare la vita di una comunità.
Nyafrandor: l’acqua che sostiene anche il lavoro
Nel villaggio di Nyafrandor, il pozzo riabilitato si trova all’interno di una fattoria comunitaria: qui l’acqua serve non solo per il fabbisogno delle famiglie, ma anche per la produzione di olio di palma e l’allevamento di pollame. Questo rende il pozzo una risorsa strategica anche in termini di autosufficienza alimentare ed economica.
Percorsi formativi con le comunità dei villaggi
Non meno importante, l’educazione: in ogni villaggio sono state realizzate due attività formative fondamentali per migliorare la salute e la qualità della vita nella comunità.
La prima ha coinvolto un gruppo di giovani donne ed è stata dedicata all’igiene mestruale, un tema ancora considerato tabù, soprattutto nelle zone rurali in cui abbiamo deciso di operare. Durante gli incontri si è parlato di ciclo mestruale, igiene personale, uso di materiali sicuri e riutilizzabili, ma anche di dignità, autostima e diritto alla salute. Ogni donna ha ricevuto un kit igienico composto da assorbenti lavabili, sapone, disinfettante e materiale informativo.
La seconda attività è stata rivolta all’intera comunità e si è concentrata sulla gestione sicura dell’acqua e la prevenzione delle malattie idriche. Attraverso momenti di formazione partecipata, esempi pratici e la distribuzione di materiali utili per il trasporto dell’acqua, uomini, donne e bambini hanno appreso l’importanza di pratiche igieniche corrette, come il lavaggio delle mani e la conservazione dell’acqua in contenitori puliti e coperti.
Entrambe le formazioni hanno rappresentato un passo importante verso una maggiore consapevolezza collettiva e la costruzione di abitudini sane e sostenibili.
Un lavoro di squadra
Durante il nostro soggiorno, abbiamo organizzato alcuni meeting operativi a Kabala con lo staff di Little Step Sierra Leone, nostro partner locale, per rafforzare la capacità gestionale e di monitoraggio del progetto. Momenti preziosi di confronto e formazione, in cui abbiamo ribadito l’importanza di lavorare insieme, con competenza e visione condivisa.
Il nostro viaggio non è ancora finito: a breve anche a Mongo, terzo e ultimo villaggio coinvolto nel progetto, inizieranno la riabilitazione del pozzo e le attività formative.
Continuate a seguirci per non perdere gli ultimi aggiornamenti e scoprire cosa significa davvero portare acqua, salute e speranza dove manca tutto—tranne la voglia di cambiare.
*FONDAZIONE PROSOLIDAR ENTE FILANTROPICO ETS è un’organizzazione costituita nell’ambito del settore del credito per la realizzazione, in Italia ed all’estero, di progetti solidali e socialmente rilevanti, promuovendo la giustizia sociale, l’inclusione e lo sviluppo sostenibile. In essa sono presenti, in modo paritetico, tutte le Organizzazioni sindacali dei lavoratori del settore medesimo (tramite le proprie Segreterie Nazionali) nonché, per parte datoriale, l’Associazione Bancaria Italiana e tutte le imprese che aderiscono all’Associazione. E’ la prima e, allo stato, l’unica esperienza, anche a livello internazionale, di ente voluto dalle parti in un contratto collettivo nazionale di lavoro e finanziato attraverso il “match-gifting”, cioè la condivisione del contributo in misura uguale tra lavoratori ed imprese. Se presente una pagina dedicata ai finanziatori deve essere ivi inserito il logo della Fondazione
Per maggiori info in merito alla Fondazione: http://www.fondazioneprosolidar.org/ / https://www.facebook.com/Prosolidar
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