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Un tuffo nel passato – il nostro progetto in Ucraina

Dal 2006 al 2010, in collaborazione con l’associazione ucraina “Hope and Belief”, abbiamo sostenuto i bambini malati di cancro ricoverati presso l’Ospedale Pediatrico Oncologico di Kiev, assicurando loro le cure e i trattamenti necessari.

A causa dell’incidente nucleare di Chernobyl, il 26 aprile 1986, ampie zone dell’Ucraina, della Bielorussia, della Russia e dell’Unione Sovietica sono state fortemente contaminate.

L’incidente, noto al mondo come il peggior disastro nucleare civile della storia, causò la morte di 30 lavoratori al momento del disastro e di altre 15 mila persone durante la fase di “pulizia” della centrale e l’evacuazione immediata di circa 200.000 persone.

Ciò che è meno noto però sono le conseguenze a lungo termine causate dall’esplosione: 100-150 milioni di “curie” (unità di misura delle radiazioni ionizzanti) si sono sprigionati nell’atmosfera, 6.700.000 persone sono state esposte alle radiazioni, 50.000 di queste hanno riportato danni da invalidità permanente.

Gli effetti sulla salute:

  • 100% di aumento nell’incidenza di tumori e leucemia
  • 250% di aumento delle deformazioni congenite alla nascita
  • 1.000% di aumento di suicidi nelle zone contaminate
  • 2.400% di aumento nell’incidenza di cancro alla tiroide

Secondo un rapporto dell’UNICEF, l’impatto di Chernobyl sulla salute dei bambini ha comportato:

  • + 25% malattie congenite del sistema circolatorio e del cuore
  • + 28% disturbi degli organi digestivi
  • + 38% tumore maligno
  • + 39% disturbi del sistema genito-urinario
  • + 43% disturbi del sistema nervoso e degli organi sensoriali
  • + 43% malattie del sistema circolatorio
  • + 62% disturbi alle ossa, ai muscoli e al sistema del tessuto connettivo

Vent’anni dopo i fatti di Chernobyl gli strascichi di quella catastrofe erano ancora visibili in Ucraina, dove l’incidenza dei tumori, in particolare modo quelli infantili, era rimasta la più alta in Europa. È in questo contesto che si è inserito il nostro lavoro.

Dal 2006 al 2010 abbiamo sostenuto l’Ospedale Oncologico Pediatrico di Kiev ed altri ospedali locali.

Le strutture sanitarie del paese avevano a disposizione fondi limitati e insufficienti. La crisi economica di quegli anni determinò drastici tagli alla Sanità e alla dotazione minima di medicinali e materiali di consumo alle strutture ospedaliere, già normalmente carenti di tutto.

Nell’ospedale di Kiev, la situazione era drammatica: mancavano antidolorifici, antibiotici e altri medicinali; c’era una grande carenza di materiali necessari per le medicazioni e gli interventi chirurgici come siringhe, cateteri, bende e garze, e anche i copriscarpe “sterili” venivano riutilizzati per durare di più.

Vista la situazione era estremamente difficile curare con successo i tumori infantili anche a causa della mancanza di una diagnosi precoce: spesso i bambini cominciavano i trattamenti e le cure solo allo stadio finale della malattia.

Nei paesi “sviluppati” quando il tumore viene diagnosticato in tempo e con la somministrazione di terapie adeguate, il 75% dei bambini malati ha la possibilità di sopravvivere.

Nel dettaglio, il progetto prevedeva:

  • assicurare le cure giornaliere ai bambini accolti nella struttura dell’associazione “Hope and Belief”;
  • acquistare attrezzature, materiale medicale e farmaci di prima necessità, per l’ospedale;
  • supportare finanziariamente l’assunzione di infermiere qualificate;
  • supportare le operazioni di trapianto per i bambini;
  • trovare donatori per sostenere le spese mediche annuali di un bambino.

Un ulteriore supporto – sia economico che nell’acquisto di attrezzature mediche – è stato dato all’Ospedale affinché potesse svolgere attività di ricerca.

Oltre alla raccolta fondi, in Italia avevamo messo in moto un’importante campagna di sensibilizzazione che ha visto coinvolte migliaia di persone che a loro volta si sono attivate per portare aiuto all’Ospedale.

Il sostegno di FDS al progetto è terminato nel 2010.


Le immagini riproducono alcuni disegni fatti dai piccoli pazienti dell’Ospedale di Kiev, che furono esposti in una mostra dedicata organizzata dall’Associazione Hope and Belief.

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