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Nuovi sviluppi per la Rep. Dem. Congo

Come abbiamo anticipato velocemente sulla nostra pagina Facebook, venerdì 17 gennaio, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Presidente della Repubblica Democratica del Congo, Félix Tshisekedi.

Come ha dichiarato in una nota ufficiale il sito del Vaticano (Vatican News) c’è “soddisfazione per la ratifica dell’Accordo Quadro tra la Santa Sede e la Repubblica Democratica del Congo su materie di comune interesse”.

“Durante l’incontro – si legge sempre nel comunicato della Sala Stampa della Santa Sede – non si è mancato di sottolineare il contributo della Chiesa cattolica al processo democratico e in favore del bene comune e dello sviluppo integrale della nazione, specialmente nell’ambito educativo e sanitario”.

Il Santo Padre e il Presidente Tshisekedi si sono anche soffermati sulla situazione attuale del Paese, “con particolare riferimento alle sofferenze della popolazione nelle provincie orientali, a causa dei persistenti conflitti armati e della diffusione del virus Ebola”. Infatti, come aveva portato in evidenza anche il Cardinale Ambongo (arcivescovo di Kinshasa e vicepresidente della Conferenza episcopale), dopo la sua visita alle nel Nord-est del Paese: “Ho visto una popolazione traumatizzata, soprattutto nella zona di Beni-Butembo, a causa di tutte queste uccisioni. Nessuno può comprendere come esseri umani possono comportarsi in questo modo nei confronti dei propri fratelli e sorelle”.

Purtroppo infatti il Nord-Kivu, ormai da anni, è teatro di conflitti. Si contrappongono etnie, gruppi e milizie ribelli, islamisti ed esercito, mentre la popolazione è vittima di razzie, violenze, attentati e incursioni, nonostante le operazioni delle forze armate del governo e la presenza dell’Onu. Migliaia gli sfollati a causa della forte situazione di insicurezza. Ad alimentare i conflitti sono i forti interessi sulle ricche risorse naturali della regione. A tutto ciò si è aggiunta ora anche l’epidemia di Ebola che ha già ucciso centinaia di persone.

C’è quindi la necessità di un intervento nazionale ed internazionale  “per proteggere la dignità umana e promuovere la convivenza civile, a partire dai numerosi rifugiati e sfollati che affrontano una grave emergenza umanitaria”.

Durante l’incontro è stato ratificato l’Accordo Quadro tra la Santa Sede e la Repubblica Democratica del Congo su materie di comune interesse, firmato in Vaticano il 20 maggio 2016. In tale Documento viene sancita la libertà della Chiesa nell’attività apostolica e nella regolazione delle materie di propria competenza, vengono disciplinati vari ambiti, tra cui le istituzioni cattoliche di educazione, l’insegnamento della religione nelle scuole, l’attività assistenziale-caritativa della Chiesa, la cura pastorale nelle Forze Armate e nelle Istituzioni penitenziarie ed ospedaliere, il regime patrimoniale e fiscale, l’ottenimento dei visti d’ingresso e dei permessi di soggiorno per il personale religioso.

Gli interventi di Fonte di Speranza

Le nostre aree di intervento sono lontane, al momento, dalla zona di diffusione del virus Ebola, ma sia a Kemba, che a Moba e a Bukavu è forte il sentimento di violenza e terrore specialmente per donne e bambini.  Tali violenze si sommano alla fame, alla malnutrizione, alla mancanza di sanità e sostegno alla scuola.

 

Speriamo tutti che questo incontro porti ad un’importante svolta per il riconoscimento dei diritti umani per questo paese tanto devastato.

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